martedì 11 giugno 2013

IN FIN DEI CONTI, E' SOLO MATURITA'

Una volta era una cosa normale, di quelle che si, ti mettevano un pò d'ansia, ma che ce la facevi ad arrivare alla fine con un pò di studio, una piccola dose di buona volontà e una scelta oculata di materie da portare davanti alla commissione e, perchè no, forse anche un briciolo di fortuna. Ora no. Ora porti tutto. Di tutto. Le materie nella loro intererzza degli ultimi dodici mesi ti guardano con occhi severi e spigolosi, non puoi sceglierle, ci sono tutte, non puoi prenderle o lasciarle, pechè non hai scampo, loro sono lì, vecchie di un anno.  Tutto lo scibile umano, dalla preistoria all'età moderna, da Platone a Nietzsche, dalle addizioni con la virgola al coseno, dalla prima declinazione alla perifrastica passiva  Loro ti aspettano. Devi essere temerario e buttarti, imparando a respirare sott'acqua, nella marea totalitaria e spaventosa delle informazioni. Devi sapere più di tutto,  perchè il semplice tutto ora non basta più.  Devi fare una tesina che alcuni dicono non servirà, certi affermano che ti aiuterà a rompere il ghiaccio e altri raccontano leggende in cui commissioni intere si sono alzate al solo sentire nominare "tesina". Allora tu cerchi di farla orginale, cerchi di pensare come loro, ahimè, la vuoi diversa da quella che tutti gli altri hanno fatto, ma più ti scervelli per venire a capo di un titolo che lascerà tutti con la boccca aperta dall' accorato stupore, pià ti accorgi che i tuoi predecessori hanno già calcato tutte le vie del possibile e dell'impossibile e di originale non ti rimane nulla, se non quello di non esserlo. E allora vai sul banale, ma sarà troppo banale? I profe, da parte loro, sono già confusi, tutti dicono cose diverse. E allora cominci a fare il conto dei crediti, perchè è l' unica cosa certa che per ora hai e ti maledici, perchè quella volta non sei andato davanti all' Ipercoop a vendere sapone ecosolidale che ti sarebbe fruttato un credito, o perchè non sei capace a copiare, maledetta onestà e chi te l'ha insegnata,  che c'è chi ha 9 di arte, perchè è un dio a copiare e tu sei un perfetto imbranato che appena solo pensi a farlo ti sgamano, stupido.  E fai i conti e non vai a dormire e quando ci vai ti svegli all'alba per studiare, e ti riunisci in gruppo con i tuoi colleghi sventurati e vi caricate di ansia e di paure. Ma perche? Perchè? Perchèèèè?  Perchè ossessionare così i ragazzi? Perchè spaventarli? Accompagnarli a questo ultimo passo scolastico con il terrore e l'ansia? Ecchecavolo! E questa tesina no, più di 50 righe, ma meno di 51, attento con le parole, non esagerare, ma non troppo poche, scrivila su metà foglio, no, anzi su foglio intero, fai una specie di riassunto, ma no, meglio che la fai accurata, pià lunga che puoi, vedrai ti servirà, vedrai non ti servirà, falla su CD, no su CD no che ci si deve anche alzare e andare nella sala multimediale e già si incazzano subito e non hanno voglia di guardarla.Fai qualcosa di originale. Ma originale, cosa? Ma se sono passati milioni di persone prima di me, ma cosa scrivo che non hanno mai scritto?  L'uomo sulla luna? La nascita dell'ornitorinco? La formazione dentaria del coccodrillo? Ma aiutateli voi che conoscete questi ragazzi e minimo da tre anni,  e sembra a menadito il comportamento della commission, a cercare un titolo originale per questo cavolo di tesine, non fateli arrivare al fatidico giorno sfi-ni-ti.  Mi sono fatta l'idea che alcuni insegnanti devono avere così sofferto i giorni dell'esame, quando erano alunni, da volerla fare ripagare ai poveri ragazzi che si trovano sotto di loro. Oppure è come se fossero spaventati dall'idea di  venire giudicati da colleghi, di vedere esaminato il loro lavoro e ma allora bisogna pensarci prima, quando si insegna, non a due minuti prima della fine. Eppure l'esame di maturità non conta nulla. Ci sono persone uscite con il massimo che poi nella vita non hanno concluso niente e chi è uscito con poco e si è rifatto sul lato pratico. Ma chi se ne frega dell'esame, l' ìimportante è imparare per il piacere di farlo, per crescere come persona, per arricchirsi come individuo, essere sicuri di sè, si vaglielo a raccontare te a questi zombi che si aggirano per casa con libri e quaderni sotto il braccio e con occhiaie da fare invidia ad Edward Cullen che la vita è altro e a quel paese tutto il resto.

                                                                      Ieri:

Oggi

Domani 


In bocca al lupo a tutti i maturandi del mondo e che il lupo crepi! E pure alla grande.

2 commenti:

  1. mammamia!! Mi è venuta l'ansia solo a leggere di tutta quest'avventura! E' vero, caricare troppo i ragazzi delle proprie frustrazioni da insegnanti non serve a niente, che poi la maturità è un passaggio, effettivamente un momento di crescita, ed è ciò che sarà dopo quello che veramente conterà!!
    Un abbraccio e in bocca al lupo alla tua maturanda!!
    Grazia
    p.s. Se ti può consolare, una mia amica con figlio maturando è nelle tue/vostre stesse condizioni!! :)

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    1. Grazie mille! Un grande abbraccio alla tua amica, al figlio e a te!

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