Non so bene come sia successo, penso che le persone si materializzassero dal nulla, un pò come gli zombi nei videogames, creature tutto sommato difficilmente letali, ma che si muovono in branco e puntano a sfiancarti, sfruttando la superiorità numerica. Ciondolano senza direzione alcuna, non importa se gli stand sono ai lati, colpirli ripetutamente non riuscirebbe ad annientarli, ma procurerebbe senza dubbio un'immediata sensazione di benessere. Perdendomi nelle mie considerazioni, finisco col fissare un punto indefinito nello spazio, lasciandomi cullare dal brusio di sottofondo e tirare dalla mano impaziente di mio marito. Ogni tanto riemergo e riesco ad individuare qualcosa di inetressante, come lo stand dei gomitoli di lana o quello dei foular dai mille colori, ma è giusto un attimo, perchè poi la marea mi ritrascina nella sua onda e passo oltre Il peggio è che tutti gli altri sermbrano divertirsi un mondo, il che rende qusi impossibile contenerne l'esuberanza.
Alla fine riusciamo, o più esattaemente, il marito riesce a divincolarci da questa folla e scegliamo una strada meno battuta, senza fiera, ovvio, per dirigerci in una pasticceria che fa delle zeppole al forno che sono squisite, comprane un pò e portarcele a casa.
Quel palloncino rosa a forma di bambina che penso raffigurasse la sorella di Elsa, ma non ne sono certa, perchè i miei figli sono grandicelli e so tutto di Lady Oscar e Holly e Benji, ma Frozen è un pianeta sconosciuto, è l'unica cosa che avrei voluto portarmi a casa.
Ahahahah leggerti è una boccata d'aria fresca! Ti vedrei bene a scrivere un libro,io lo comprerei subito! Patrizia
RispondiEliminaGrazie davvero Patrizia!
EliminaIl prossimo passo sarà scrivere un libro ;))