sabato 24 marzo 2012

ALL' ANTICA

Ad aspettarli ci sono mamme nervose e nonne un pò stufe.
Quando escono vengono rimpinzati velocemente di merenda, mentre corrono verso il prossimo appuntamento di calcio/basket/danza/un altro strumento da imparare a suonare o un' altra lingua da imparare a parlare, eppure sono stati chiusi dentro un'aula dalle 8 di mattina alle 4 del pomeriggio (!!), ad ascoltare una miriade di maestre che, nella danza senza sosta del cambio dell'ora, parlavano di matematica, italiano, antropologia, ed. musicale, a volte in una lingua sconosciuta e a volte anche in più di una.
Sono pallidi, hanno le occhiaie e in pochi sorridono, mentre vanno di corsa, trascinati da mamme o nonne, verso la prossima cosa da fare.
 Sono i bambini di oggi, quelli che più hanno la giornata piena zeppa di appuntamenti, più forse i genitori si sentono appagati, perchè tutti questi impegni dei loro piccoli vanno forse a colmare una mancata presenza o poca attenzione, o forse no, semplicemente sono contenti che il bimbo corra come un forsennato di qua e di là, perchè tutti questi appuntamenti non vengono sussurrati con un leggero senso di colpa, ma vengono urlati a squarciagola, per fare capire a tutti che anche i figli sono in sintonia con questi tempi velocissimi e senza sosta.
E pensare che questa età delle materne e delle elementari è l'ultima prima dei grandi rendiconto, perchè poi cominciano le medie e bisogna rendere conto ai professori, e poi ai colleghi, ai datori di lavoro, alla famiglia, al partner, ai figli, ma sembra che nessuno se ne accorga e questi piccoli uomini e donne vengono fagocitati da subito dalla velocissima realtà.
Questo è quello che pensavo oggi mentre attraversavo una piazzetta piena di bimbi appena usciti da scuola.
Una mamma, che stringeva in una mano quella della figlia e nell'altra una chitarra, mentre correva alla macchina per andare incontro alla lezione di musica, si lamentava con un' altra mamma, perche domenica la bimba avrebbe compiuto 8 anni e lei non sapeva cosa regalarle -Ha già tutto- diceva sconsolata.
 Un pò di TEMPO LIBERO e di vita all'aria aperta sarebbero già state due ottime idee.

4 commenti:

  1. Quanto condivido le tue parole cara Martina.Qualche volta penso che alcuni genitori stiano facendo una specie di gara con il mondo intero...quante attività riescano a far fare al proprio figlio in meno di 24 ore per 6 giorni alla settimana..e poi li senti dire che se in uno sport non riescono è tutta colpa dell'insegnante,che tristezza
    a presto

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  2. Mamma che tristezza Martina, hai proprio reso l'idea dei bambini di oggi... io non tornerei mai indietro ma vorrei che potessero assaporare un po' della mia infanzia davvero spensierata, fatta di giochi semplici, casette per bambole fatte con le foglie e aghi di pino, strade senza macchine dove correre o andare sui pattini e anche pochi regali ma davvero sospirati e stradesiderati...
    Ti abbraccio, stammi bene
    Marta

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    1. Mmmhhh, dici che scambierebbero play e computer con un capanna fatta di foglie e rami secchi e semplici bambole? Mi sa tanto di no ;))

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